Che cosa è una cimice?
Il termine “cimice”, per il vocabolario della lingua italiana, ha significato gergale di microspia telefonica e pertanto, nel settore delle investigazioni, cimice è sempre sinonimo di microspia.
La cimice, grazie alle sue ridotte dimensioni può facilmente essere occultata sia in ambiente domestico che lavorativo, perché si può nascondere e mascherare in qualsiasi oggetto (ad esempio all’interno di batterie di telefoni cellulari, prese, penne, lampade da ufficio, fogli di carta, ciondoli e portachiavi ecc.) e anche nei capi di abbigliamento.
Come funziona?
Il principio base di funzionamento di una cimice microspia è quello di generare delle onde radio da trasmettere nell’etere. Il blocco microfono della cimice capta l’audio, le voci, le conversazioni e anche i rumori che si svolgono nell’ambiente in cui è localizzata la spia stessa e il blocco trasmettitore genera le onde radio che una volta trasmesse saranno captate da un ricevitore a distanza.
Questo appena descritto è il principio di funzionamento su cui si basano tutte le cimici microspia. La tecnologia elettronica e telematica, però, ha subito un’enorme evoluzione negli ultimi venti anni e così anche le tipologie di microspia si sono via-via evolute equipaggiandosi di nuove e innovative possibilità e funzionalità di rilievo. Basti pensare all’epocale passaggio dall’elettronica analogica a quella digitale e agli standard delle trasmissioni e telecomunicazioni che hanno consentito l’ascolto e anche il video a qualsiasi distanza e in ogni punto della terra grazie alle infrastrutture dei sistemi della telefonia mobile GSM, UMTS e della geo-localizzazione GPS.
A cosa serve e normativa di riferimento
Anche se comunemente parlare di cimice microspia fa subito pensare a scenari tipici da film di spionaggio o al fenomeno delle intercettazioni ambientali e telefoniche in contesti e scenari di vario genere (privati, pubblici, industriali, economici e politici), una cimice può trovare impiego anche per situazioni di controllo, sicurezza e sorveglianza a distanza.
Nel campo investigativo l’uso di una cimice spia è regolamentato e lecito se svolto da personale autorizzato della polizia giudiziaria o anche di investigatori privati, per ricercare delle prove e non deve violare la legge n.98 dell’8 aprile 1974 relativa alla “Tutela della riservatezza e della libertà e segretezza delle comunicazioni”, l’articolo 617 del Codice penale “Cognizione interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche” e l’articolo 617-bis inerente l’“Installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche”.